Contributi pubblici – Adempimento obblighi di trasparenza

Come stabilito da Legge 124/2017 Art.1 commi 124 e 127 e come precisato da Circolare del Ministero del Lavoro n.2 dell’11.1.19 n.2
Aicu – Associazione Italiana Carlo adempiendo agli obblighi di trasparenza riguardante contributi pubblici ricevuti nell’anno solare 2018 dichiara di aver percepito la somma di Euro 12.343,31 a titolo di ripartizione del 5xmille IRPEF

Aicu – il genocidio nei nostri mari richiede uno scatto di dignità, personale e sociale

Se di fronte alla tragedia scappiamo, chi resta? Nelle acque dei nostri mari sta avvenendo un genocidio, nell’indifferenza più totale, anzi, nell’odio innescato in modo irresponsabile.

L’Aicu ritiene, in questo momento, ispirandosi a Carlo Urbani, che durante l’epidemia della Sars, sapendo di mettere a rischio la sua vita, scriveva: “se di fronte alla malattia il medico scappa, chi resta?” di dover sottolineare la necessità di uno scatto di dignità, personale e sociale, a fronte di quanto purtroppo continua ad avvenire nel Mediterraneo.

Non solo stiamo fuggendo, ma riusciamo a rimanere impassibili di fronte alle morti di bambini, donne e uomini che stanno cercando una nuova speranza di vita. Riusciamo anche a convincerci che non è colpa nostra, ma una ineluttabile conseguenza di nuove politiche migratorie che noi non abbiamo deciso.

Non possiamo e non dobbiamo. Desideriamo fare nostro l’invito di papa Francesco a recuperare, prima di tutto, il senso di umanità e responsabilità, che ci spinga a agire e a non restare indifferenti.

Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus

21-11-18 CONVEGNO: il 23 novembre “Carlo Urbani dalla terra di origine verso il mondo”

Venerdì 23 novembre 2018 | Palazzo dei Convegni – Jesi
Ore 17,30

a cura dell’Aicu nel contesto della mostra
“Carlo Urbani e il territorio di origine

JESI – L’Aicu, Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus, organizza il convegno “Carlo Urbani dalla terra di origine verso il mondo”. L’appuntamento è fissato per venerdì 23 alle ore 17,30 nel contesto della mostra in corso a Palazzo dei Convegni di Jesi, “Carlo Urbani e il territorio di origine”.

Professionisti e amici di Carlo Urbani, tra questi Fabio Ragaini, Federico Panfoli, del prof. Giorgio Scalise, del dottor Riccardo Grifoni e del dottor Gianni Genga ricorderanno con aneddoti e testimonianze vissute in prima persona la figura del medico marchigiano, dalle prime esperienze di solidarietà a Castelplanio, ai viaggi e agli aiuti organizzati in Africa, alla sua storia di uomo e medico.

Al termine dell’incontro visita della mostra sulla vita di Carlo Urbani accompagnati nel tour da collaboratori dell’Associazione Aicu. Agli ospiti saranno illustrati documenti, foto e cimeli che ricostruiscono la storia professionale e umana del grande medico marchigiano. La mostra continua fino al 25 novembre

6-11-2018 Jesi – Mostra e Premio Carlo Urbani 2018

JESI – 6.11.18 – Conferenza stampa di presentazione, presso la residenza municipale di Jesi, alle ore 11, della mostra fotografica e documentaria “Carlo Urbani e il territorio di origine” organizzata da Aicu – Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus in collaborazione con il Comune di Jesi.

Spettacolo teatrale solidale il 29 settembre a Senigallia

Che imbrojo! la commedia che il gruppo Balta e Ribalta dedica a Carlo Urbani, è un appuntamento all’insegna del divertimento e della solidarietà. Organizzato dall’agenzia “Il Sipario” presso il Teatro La Fenice di Senigallia il doppio spettacolo è fissato per sabato 29 settembre alle ore 16,30 e alle ore 21,15. La raccolta solidale dedicata all’Associazione Italiana Carlo Urbani andrà a beneficio della prossima edizione del Premio Carlo Urbani che sostiene progetti di aiuto e di formazione per medici e biologi nei Paesi o in regioni particolarmente svantaggiate nel mondo.

Due nuovi ingressi nel direttivo Aicu

Benvenuti Luca Urbani e Alessio Bolognini che sono ufficialmente, dal mese di luglio, nel direttivo Aicu.
Entrambi soci da qualche tempo vengono ad aggiungere idee, entusiasmo e motivazione all’Associazione.

“AICU pro Dubbo” teatro comunale di Maiolati Spontini (An)

Il progetto “AICU pro Dubbo” è un’iniziativa a favore della vita realizzata da studenti e docenti dall’Istituto comprensivo “Carlo Urbani” che raggruppa le scuole secondarie di primo grado “E. Fermi” di Castelplanio e “G.Spontini” di Moie di Maiolati Spontini. Il progetto vuole offrire un aiuto concreto per l’acquisto di medicinali per il St.Mary Hospital di Dubbo – Etiopia.
Il lavoro teatrale dei ragazzi si è concretizzato al pubblico con la messa in scena, presso il teatro comunale di Maiolati Spontini, dello spettacolo “il coraggio di dire no” realizzato nell’ambito del progetto Pon Inclusione e lotta al disagio “We care the legality” e rappresentato dalla scuola secondaria di Moie. Alla serata hanno partecipato l’Aicu, rappresentata dalla signora Serena Rosini e da Giuliana Chiorrini, la dirigente scolastica Maria Luisa Cascetti, i sindaci Umberto Domizioli di Maiolati e Barbara Romualdi di Castelplanio.
Le classi sono state coinvolte, nel corso di ogni anno scolastico, in alcuni incontri con testimoni che operano in realtà lontane e particolarmente povere e che danno un contributo importante allo sviluppo del Paese con le sue scuole, i centri sanitari, e tanti progetti di sviluppo: promozione della donna, assistenza all’infanzia, strade, ponti, progetti agricoli, approvvigionamento di acqua potabile. Al termine di ogni anno scolastico, in occasione della rassegna teatrale organizzata dall’Istituto, viene ufficializzato il sostegno della scuola a questa opera che prosegue idealmente l’impegno di Carlo Urbani per i poveri, gli indifesi, i malati.

Tommaso Urbani ricorda il padre Carlo a Ginevra

Tommaso Urbani, presidente Aicu, in occasione dell’annuale assemblea generale degli Stati membri dell’OMS, ha ricordato la figura di Carlo Urbani

Oms video-intervista a Luca Urbani

22-5-05 – Ricordo di Carlo Urbani da parte della responsabile della comunicazione dell’Oms Vismita Gupta Smith.

Nella video-intervista Luca Urbani parla di suo padre Carlo dell’esempio e delle esperienze vissute accanto a lui da bambino.

Oms Ginevra – mattinata dedicata a Carlo Urbani

Oms Ginevra

Nella prima giornata della settantunesima Assemblea Mondiale dell’OMS presso la sede di Ginevra mattinata dedicata a Carlo Urbani. Un ampio spazio è stato dedicato alla sua figura alla presenza del Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus della moglie di Urbani Giuliana e dei figli Tommaso e Luca. Per l’occasione è stata presentata una targa alla memoria con un’iscrizione in ricordo del suo sacrificio nel suo ruolo di medico e di responsabile d’area per l’OMS.

Bella notizia da Ginevra

Bella notizia da Ginevra, dopo la sentita commemorazione del 29 marzo scorso, il segretario generale Oms ha deciso di dedicare la giornata di apertura dell’assemblea generale prevista per il prossimo 21 maggio a Carlo Urbani , un grande evento che vedrà anche la partecipazione dei familiari di Urbani.

Gran finale per il Festival nazionale di teatro e poesia per Carlo Urbani

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Il tuo 5×1000 all’Aicu per il diritto alla salute

“Il sogno di distribuire accesso alla salute ai segmenti più sfavoriti delle popolazioni è diventato oggi il mio lavoro.”
Carlo Urbani

Con il 5×1000 per il diritto alla salute puoi fare molto anche tu

Carlo Urbani - 15esimo anniversario

15° anniversario di Carlo Urbani

Le solenni celebrazioni per il 15* anniversario di Carlo Urbani si apriranno il 3 marzo con la mostra al Museo Omero di Ancona.

Seguiranno, come da calendario, molte iniziative che coinvolgeranno soprattutto le scuole. In programma anche una rassegna teatrale e un concorso di poesie.

Carlo Urbani - 15esimo anniversario Carlo Urbani - Eventi alla Mole di AnconaIl Gigante al Piccolo - Festival nazionale di teatro e poesia

Carlo Urbani

Indetto il Premio Carlo Urbani 2018

Premio Carlo Urbani 2018Premio Carlo Urbani – Edizione 2018 – consistente in due progetti:

A) contributo per emolumenti posizione di MEDICAL DOCTOR della Mobile Medical Unit 2 Intersos, riservato Laureati in Medicina;

B) contributo per borsa di studio per la partecipazione al Master in Medicina Tropicale e Salute Globale a Pemba (Tanzania) Laureati in Medicina e Chirurgia.

Scarica e leggi il bando integrale.

-Per informazioni:   aicu@pec.it

 

Roma, mattinata su Carlo Urbani all'Università La Sapienza

Roma, mattinata su Carlo Urbani all’Università La Sapienza

L’Universita La Sapienza di Roma ha dedicato una bella mattinata alla figura di Carlo Urbani, nell’aula già intitola al medico di Castelplanio 14 anni fa.

L’iniziativa è nata in modo curioso: una studentessa, Manuela Petino, in Africa ha trovato un libro su Carlo, scritto da Jenner Meletti.

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Giornata dedicata a Carlo Urbani alla Sapienza di Roma

L’11 dicembre 2017 alla Sapienza di Roma, una giornata per Carlo Urbani

Giornata dedicata a Carlo Urbani alla Sapienza di RomaL’11 dicembre Uni Sapienza dedicherà un evento speciale a Carlo Urbani. Una mattinata nata in circostanze che colpiscono: una ragazza si trova in Africa per volontariato e ‘casualmente’ si imbatte in un libro su Carlo Urbani, scritto da Jenner Meletti.

Ne rimane molto colpita, al punto che, al rientro a Roma si accorge che l’ aula magna della sua università è dedicata proprio all’uomo del libro.

Così decide di saperne di più e contatta l’AICU.

Niente accade a caso…… e l’11 dicembre a Uni Sapienza succederà questo……

Sei personaggi in cerca d'autore - Spettacolo pro Aicu

“Sei personaggi in cerca di autore” a Senigallia, con parte del ricavato devoluto ad Aicu

Il 30 settembre per iniziativa de “il Sipario”, a Senigallia, Teatro La Fenice, andrà in scena “Sei personaggi in cerca di autore”, interpretato dalla compagnia umbra “Il Castello”. Parte del ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all’Aicu.

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Corso per personale sanitario locale organizzato da Fondazione Ivo De Carneri e Aicu a Pemba, Tanzania

Corso per personale sanitario locale organizzato a Pemba, Tanzania

Alcune immagini del corso per personale sanitario locale organizzato dalla Fondazione Ivo De Carneri e Aicu a Pemba, Tanzania, nelle settimane fra giugno e luglio 2017.

Tra i temi affrontati, l’adozione di un approccio olistico per il controllo delle patologie correlate alla povertà e alle patologie tropicali neglette. Su questo tema è intervenuta Sharifa Humud, coordinatrice del centro per la riproduzione e la salute dei bambini a Pemba. Ha parlato delle priorità cliniche per la salute delle madri e dei figli a Pemba.

Tra gli interventi, quello della prof. Rosita Gabbianelli (Unicam) che ha tenuto una lezione su nutriepigenomica e malnutrizione.

Il corso è stato concluso dall’intervento dell’ambasciatore italiano in Tanzania Roberto Mengoni che ha consegnato i diplomi ai partecipanti. Al suo fianco il direttore del Centro di Pemba, il Public Health Laboratory Ivo de Carneri.

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Silvia, medico, vincitrice del Premio Carlo Urbani, è stata in missione a Pemba (Tanzania) per quasi tre mesi, dal 17 febbraio al 4 maggio 2017
Aicu le ha chiesto un report finale.

Programma di attività svolto: Corso di ecografia Clinica, Triage Project, Hand Washing Project
Luogo/i di lavoro durante il periodo di riferimento: Gombani Clinic, PHL-IdC, Ospedale di Chake Chake

Perchè partire?
“È una scelta, come quella di non partire…”

Perché parti? Forse è la domanda più gettonata e difficile da gestire quando si confessa che si è in partenza per un posto lontano. Il rischio è quello di cadere in luoghi comuni e motivazioni preconfezionate, “dovute”. Perchè parti? E perchè no? Scegliere di non partire è una scelta quanto quella di partire. É più facile e immediata, ma pur sempre una scelta. Per restarsene lì a casa non devi fare nulla, non devi preparare la valigia, infilare le tue scarpe e correre all’aeroporto. Così, per chi almeno una volta nella vita ha pensato di varcare il confine, per chi almeno una volta si è immaginato in una terra lontana, da quel momento la scelta di partire appare chiara e vivida nella mente. Improvvisamente capisci che partire è un’opportunità, la tua opportunità, la tua scelta naturale. Quindi la domanda: “Perchè parti?” suona strana e può coglierti impreparato, e l’unica risposta è l’entusiasmo. Partire per curiosare, partire per conoscere, partire per capire. Perchè vuoi toccare con la tua mano, respirare con il tuo naso, guardare con i tuoi occhi. Si impara a guardare in modo diverso, a cambiare prospettiva. Si parte per sentirsi un po’ scomodi, per ridimensionare i problemi e dare il giusto peso alle cose, e reimparare tutto al ritorno.

Ho lasciato a malincuore questo piccolo angolo di Paradiso che ormai profumava di casa, ci ho lasciato un pezzetto di cuore, tra i verdissimi manghi e i sorrisi della gente. Mi hanno accolto, coccolato e insegnato ad amarli e rispettarli, accettandomi come una di loro. Il mio lavoro qui è una goccia in cambio di un mare di emozioni. Non posso fare altro che ringraziare coloro che hanno permesso tutto questo: l’associazione italiana Carlo Urbani, la Fondazione Ivo de Carneri, tutto lo staff del PHL e in particolare Yahya, che mi ha aiutato fin dai miei primi passi qui a Pemba, collega di lavoro e amico. Grazie di cuore ad Hasina, che si è presa cura di me come una sorella e amica fidata di questi giorni; grazie ai colleghi e ormai amici della Clinica di Gombani, grazie a tutti i compagni di viaggio e di sogni. Grazie a tutta la gente di Pemba con cui ho avuto la fortuna di vivere giorno per giorno, imparando a mangiare con una mano riso e pesce seduta per terra, ad ascoltare il richiamo del muezzin per cinque volte al giorno, a togliermi le scarpe prima di entrare in casa, a capire l’importanza del rito del saluto.

In undici settimane a Pemba ho frequentato per prima cosa il corso di ecografia clinica per Paesi in via di sviluppo, organizzato dal Dr. Agostinis, per tre settimane. Il corso era rivolto ai 5 prescrittori (general nurses e clinical officers) che si erano distinti nelle edizioni precedenti; un ottimo corso non solo di ecografia, ma anche di clinica. La scuola che prepara i Clinical Officers a Unguja è un po’ carente da questo punto di vista; lo scopo era quello di colmare qualche lacuna cercando di capire e rispondere alle loro esigenze. Il bilancio finale è stato decisamente positivo da parte di tutti, e al termine del corso gli studenti sono apparsi più completi dal punto di vista formativo. Sicuramente sarebbe importante mantenere circa ogni 6 mesi un corso di rinforzo e ulteriore approfondimento.

Nelle settimane successive ho lavorato alla Clinica di Gombani, un dispensario rivolto in particolare a mamme e bambini, con la peculiarità di fornire gratuitamente farmaci. É funzionante per tre volte a settimana, mentre gli altri due giorni vengono dedicati ad altri dispensari, al fine di favorire l’accesso alle cure anche nelle zone più disagiate (una volta a nord e una volta a sud, scegliendo luoghi sempre diversi a rotazione ogni mese). Il team è molto competente e affiatato, composto da un’infermiera, una receptionist, un farmacista, una laboratorista, due prescrittori (un clinical officer e un nurse) e dall’autista. Il lavoro è tanto, tantissimo; mediamente vengono visitati tutti i giorni 80 bambini e 80 adulti, ma si toccano punte di 130-140 bambini al giorno. Ho cercato di capire con loro cosa potesse aiutarli maggiormente nell’organizzazione del lavoro, in modo da permettergli di svolgerlo nel modo migliore possibile. Sicuramente una persona in più sarebbe fondamentale; questo permetterebbe di riorganizzare il lavoro in modo più equo e per “competenze”. È nata quindi l’idea del progetto Triage, che in termini medici non è altro che la suddivisione dei pazienti secondo priorità per gravità; una persona formata appositamente (ma bastano poche ore di training) valuta i pazienti al loro arrivo, prendendone i parametri vitali e decidendo la priorità da assegnare a quel determinato caso. Al momento hanno iniziato a farlo in modo sistematico i due prescrittori, seguendo tuttavia l’ordine di arrivo dei pazienti, piuttosto che la gravità dei loro sintomi. Durante la loro valutazione raccolgono l’anamnesi, i parametri vitali, visitano il paziente, formulano una diagnosi e prescrivono un trattamento. La speranza è quella di riuscire ad applicare il progetto in un modo completo, ma per farlo occorrerebbe una persona in più designata a questo progetto (anche per coprire eventuali malattie/assenze del personale che rendono l’attività della giornata veramente impegnativa).

Un altro punto fondamentale su cui abbiamo lavorato in questi mesi è l’importanza del lavaggio delle mani e la disinfezione degli strumenti utilizzati durante la visita. Le malattie infettive rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità a Pemba, soprattutto nei bambini; risultano pertanto fondamentali non solo il buon uso degli antibiotici, ma anche l’educazione e la prevenzione. Il punto di partenza è sempre l’operatore sanitario, che deve evitare in ogni modo la diffusione di tali malattie.

È inoltre fondamentale che il prescrittore insista sull’aderenza al programma vaccinale (in particolare per morbillo, poichè questa vaccinazione è prevista al nono mese, un po’ distaccata dalle altre in ordine temporale).

Abbiamo anche rivisto insieme gli ordini della farmacia, cercando di selezionare i farmaci fondamentali, eliminando doppioni o farmaci poco utilizzanti, allargando la scelta ove necessario.

Il bilancio finale dell’esperienza è assolutamente positivo, un’opportunità di grande crescita per me.

Altre criticità da considerare:
– Necessità di un training pediatrico specifico (in particolare per Abdalla anche nell’ambito di un premio/borsa di studio)
– Approfondire e intervenire sul problema malnutrizione;
– Proseguire con i corsi di formazione clinici ed ecografici, aggiungendo forse una parte di approfondimento sulla corretta prescrizione dei farmaci;
– Non mi è ben chiaro se esistano medici specialisti o farmaci o strutture adatte per bambini con ritardo mentale e nello sviluppo e pazienti psichiatrici;
– Sarebbe bello uno studio sulle patologie respiratorie per poter meglio capire il quadro epidemiologico della zona e quindi migliorare la prescrizione dei farmaci in tali patologie, che sono assolutamente prevalenti

Simposio malattie infettive al San Raffaele di Milano

Simposio sulle malattie infettive all’ospedale San Raffaele di Milano

Si è svolto all’ospedale San Raffaele di Milano l’annuale Simposio sulle malattie infettive voluto dallo stesso ospedale della Cuat (Aicu di Taiwan) per ricordare Carlo Urbani.

Due giornate di interventi, fra i quali anche la Fondazione Ivo de Carneri e l’Aicu, per lavorare nella direzione indicata da Carlo: la formazione di medici e personale sanitario.

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