- (ANSA) “Non c’è lavoro più gratificante che servire l’umanità, e a volte non c’è lavoro più doloroso.
Il sacrificio del dottor Carlo Urbani non sarà dimenticato.
Questo museo sarà una potente testimonianza della sua vita e del suo lascito che continua nello spirito e nella missione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha servito: promuovere la salute, mantenere il mondo sicuro, e servire i più vulnerabili”. Con queste parole, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha inaugurato oggi a Castelplanio (Ancona) il Museo intitolato all’infettivologo marchigiano che vent’anni fa individuò il virus della Sars, ma morì nel contagio.
“Pagò con la vita il prezzo più alto, fermo nella convinzione che il dovere di un medico fosse quello di essere vicino alle vittime e ai più vulnerabili”, ha ricordato Ghebreyesus, definendo Urbani “un eroe di Castelplanio, eroe dell’Italia e eroe del mondo”.
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Una grande partecipazione di pubblico e di rappresentanti istituzionali ha fatto da cornice a un evento straordinario qual è l’apertura del nuovo Museo Carlo Urbani dedicato al medico nella suo paese natale, Castelplanio. Un Museo costituito sul nucleo dei documenti, fotografici, scientifici, antropologici, che attraverso il concetto del “viaggio” racconta Urbani e il suo modo di affrontare la vita, l’aiuto al prossimo, la professione medica, la lotta per i diritti delle popolazioni svantaggiate e degli ultimi. E poi il lascito, quello della ricerca scientifica e etico per l’esempio che rappresenta, specie per i giovani. Proprio questo è uno dei motivi che hanno reso possibile l’apertura del Museo realizzato come punto di partenza per nuove attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento attorno alla figura del medico in particolare per i giovani e le scuole. Un Museo, quindi che – come ricorda il nostro presidente, il figlio di Carlo, Tommaso Urbani – «ha come obiettivo quello di perseguire i valori di mio padre non fermandosi solo a ricordare la sua figura quanto a trasformare il suo lascito, ognuno come meglio può, in azioni concrete da attuare nel presente».
Progetto Senegal Report 3
/in NewsProgetto Senegal – Report 2
/in NewsProgetto sanitario in Senegal – Report 1
/in News, ProgettiAncona – Convegno “Accesso a i farmaci: e con i vaccini a che punto siamo?”
/in NewsJesi – Anche noi abbiamo incontrato Carlo Urbani
/in NewsRestituzione dei lavori fatti dall’Istituto Comprensivo Carlo Urbani di Jesi sul tema “Anche noi abbiamo incontrato Carlo Urbani”. Un grandissimo grazie a bambini, bambine e insegnanti che hanno realizzato un lavoro eccezionale per completezza, articolazione, costruzione e passione. Ci avete coinvolti e emozionati dalla prima all’ultima nota, quella diretta della musica e quella di fondo che racconta di una straordinaria ricerca ispirata e realizzata magistralmente sulla figura di Carlo Urbani. Grazie al corpo docente, al Dirigente prof. Gilberto Rossi alla coordinatrice della serata e organizzatrice maestra Manuela Girini a alla maestra Antonella Donzelli, ai relatori che hanno partecipato con noi, suor Anna Maria, don Mariano, Ilenia Severini, l’assessora ai Servizi Educativi del Comune di Jesi Emanuela Marguccio, la ex dirigente Rosa Meloni. Grazie alla Cooperativa sociale Orto del Sorriso per il proprio impegno e per il sostegno alla nostra Associazione Aicu.
Roma – conferenza “Servizio Sanitario Nazionale alla deriva: quando sistema e salute viaggiano su binari diversi”
/in Newsvenerdì 21 aprile 2023, ore 12, Conferenza dal titolo “Servizio Sanitario Nazionale alla deriva: quando sistema e salute viaggiano su binari diversi” organizzato da Aicu – Sism – La Sapienza, nella Facoltà di Medicina e Psicologia “La Sapienza Roma”, Aula Carlo Urbani, nel contesto delle iniziative per il 20^ anniversario Aicu. Interventi di Nino Cartabellotta presidente Fondazione GIMBE, Nicoletta Dentico Head of the Healt SID, Silvio Garattini fondatore Istituto di Ricerca “Mario Negri”, modera Manuela Petino medico e consigliere Aicu. In occasione dell’incontro verrà allestita anche una mostra dedicata a Carlo Urbani realizzata con le foto scattate dallo stesso Urbani nei paesi dove svolse la sua attività di medico.
Ferrara – 20^ Aicu “Neglected Tropical Diseases” Conferenza e mostra
/in News, ProgettiContinuano gli eventi per il 20^ anniversario dell’Associazione Italiana Carlo Urbani con il ciclo di conferenze e mostre organizzato attorno agli studi e alla figura di Carlo Urbani. L’incontro di Ferrara, dedicato alle malattie dimenticate tropicali si intitola “Neglected Tropical Diseases: ieri, oggi e domani”, intende fare il punto e dar conto dell’evoluzione e della situazione attuale in merito al titolo. La conferenza è in programma per mercoledì 12 aprile, ore 16, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia di Ferrara Aula E1 Polo chimico biomedico, contestualmente si aprirà una mostra dedicata a Carlo Urbani.
L’incontro è organizzato dal Sism – Segretariato Italiano Studenti medicina in collaborazione con Aicu e l’università di Ferrara.
Parteciperanno il dr. Marco Albonico, infettivologo specializzato in malattie tropicali, il professore e ricercatore Rosario Cultrera con una rappresentanza Aicu e Sism
Jesi – Giardino dei Giusti Per Carlo Urbani alle Medie Leopardi
/in NewsAperto il Museo Carlo Urbani – Un impegno per il futuro
/in NewsIl sacrificio del dottor Carlo Urbani non sarà dimenticato.
Questo museo sarà una potente testimonianza della sua vita e del suo lascito che continua nello spirito e nella missione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha servito: promuovere la salute, mantenere il mondo sicuro, e servire i più vulnerabili”. Con queste parole, Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha inaugurato oggi a Castelplanio (Ancona) il Museo intitolato all’infettivologo marchigiano che vent’anni fa individuò il virus della Sars, ma morì nel contagio.
“Pagò con la vita il prezzo più alto, fermo nella convinzione che il dovere di un medico fosse quello di essere vicino alle vittime e ai più vulnerabili”, ha ricordato Ghebreyesus, definendo Urbani “un eroe di Castelplanio, eroe dell’Italia e eroe del mondo”.
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Una grande partecipazione di pubblico e di rappresentanti istituzionali ha fatto da cornice a un evento straordinario qual è l’apertura del nuovo Museo Carlo Urbani dedicato al medico nella suo paese natale, Castelplanio. Un Museo costituito sul nucleo dei documenti, fotografici, scientifici, antropologici, che attraverso il concetto del “viaggio” racconta Urbani e il suo modo di affrontare la vita, l’aiuto al prossimo, la professione medica, la lotta per i diritti delle popolazioni svantaggiate e degli ultimi. E poi il lascito, quello della ricerca scientifica e etico per l’esempio che rappresenta, specie per i giovani. Proprio questo è uno dei motivi che hanno reso possibile l’apertura del Museo realizzato come punto di partenza per nuove attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento attorno alla figura del medico in particolare per i giovani e le scuole. Un Museo, quindi che – come ricorda il nostro presidente, il figlio di Carlo, Tommaso Urbani – «ha come obiettivo quello di perseguire i valori di mio padre non fermandosi solo a ricordare la sua figura quanto a trasformare il suo lascito, ognuno come meglio può, in azioni concrete da attuare nel presente».
Presidente Mattarella dichiarazione su Carlo Urbani
/in NewsIl Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ventennale della morte di Carlo Urbani, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
«A vent’anni dalla morte, il dottor Carlo Urbani non è solo il simbolo della lotta contro la Sars. Urbani è la testimonianza di come il coraggio e la dedizione, anche a costo della propria vita, possano divenire esempio per tutti.
Medico coraggioso, scopritore e vittima egli stesso della “Sindrome respiratoria acuta grave”, la morte vent’anni fa del dottor Urbani rappresentò una grave perdita per la comunità scientifica, ma il suo lavoro, le sue scoperte, il suo protocollo internazionale di cura, non solo hanno permesso di salvare migliaia di pazienti, ma hanno continuato ad ispirare la ricerca e lo sviluppo di vaccini per molte malattie.
Un simbolo di abnegazione e rigore scientifico riconosciuto dalla comunità medica che al suo protocollo si è ispirata anche nell’affrontare la pandemia da coronavirus.
La sua eredità, come il suo altruismo, rimangono vivi nella nostra memoria».
Roma, 29/03/2023 (II mandato)
L’eredità di Carlo Urbani – Ecco il nuovo libro di Varagona
/in News– Iniziative del 20° Anniversario Aicu – mercoledì 29 marzo, alle 18, nella Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, presentazione del libro “L’eredità di Carlo Urbani” il protocollo che ha salvato milioni di vite. Interverranno l’autore Vincenzo Varagona, la docente Ilenia Severini, il vescovo di Ascoli Piceno Mons. Giampiero Palmieri e il figlio di Carlo Tommaso Urbani.
Castelplanio, un Museo per Carlo Urbani
/in NewsMancano pochi giorni. Il primo aprile apertura del nuovo Museo Carlo Urbani – MCU. Ore 10,30 incontro pubblico in Comune a Castelplanio e, a seguire, visita alle sale museali.
Il Liceo Mannucci di Jesi per Carlo Urbani e Gino Strada
/in NewsOggi, al Liceo Artistico E. Mannucci di Jesi, gli allievi e i docenti dell’Istituto hanno dedicato a #CarloUrbani e a #GinoStrada, con interventi creativi e momenti musicali, l’albero dei Giusti nel Giardino della loro scuola.
Un grazie speciale da parte della famiglia e dell’Associazione Aicu
agli alunni, ai docenti coinvolti, ai musiciste Andrea e Matilde Agostinelli alla prof. Elisabetta Galeazzi, promotrice dell’iniziativa, e al Dirigente scolastico Luca Serafini.
Giardino dei Giusti per Carlo Urbani al Liceo Artistico E.Mannucci di Jesi
/in NewsIl prossimo 9 marzo a Jesi, presso al Liceo Artistico E.Mannucci, i ragazzi e i docenti dell’Istituto dedicheranno il loro Giardino dei Giusti a Carlo Urbani e Gino Strada.
Sarà presente una rappresentanza Aicu.
Nuova pubblicazione – L’eredità di Carlo Urbani
/in NewsL’eredità di Carlo Urbani – il protocollo che ha salvato milioni di vite è il nuovo libro su Carlo Urbani scritto da Vincenzo Varagona da pochi giorni in libreria e sulla piattaforme web. Urbani fu la prima persona a identificare e classificare la SARS o polmonite atipica esplosa tra il 2002 e il 2003, che fu la causa stessa della sua morte, a Bangkok il 29 marzo del 2003. Vent’anni dopo, questo volume nasce non solo per raccontare il “medico della SARS” ai più giovani, a chi il suo nome lo conosce solo per le scuole o vie a lui intitolate, ma soprattutto per conoscere Carlo dalle parole di chi lo ha conosciuto ed è testimone della sua forza umana e professionale, per raccontare quanto lui continui a camminare ancora con le gambe di amici, colleghi, conoscenti, che danno ancora futuro alla sua opera, a quel protocollo che ha permesso fino a oggi, in un mondo segnato dalla pandemia SARS-CoV-2, di salvare milioni di vite. Prefazione di Tedros Adhanom Ghebreyesus. Presentazione di Roberto Burioni
Da oggi in libreria la bellissima Graphic Novel dedicata a Carlo Urbani
/in NewsTossire in un luogo pubblico era considerato normale fino al 2020.
Lo era nel 2003, quando una serie di colpi di tosse collega Guangzhou, in Cina, a Hong Kong e poi ad Hanoi, in Vietnam, dove un uomo d’affari viene ricoverato tra la notte del 25 e 26 febbraio con una diagnosi di polmonite. Il paziente non reagisce alle cure e l’ospedale decide di contattare Carlo Urbani.
Il pensiero, la vita e il sacrificio di Urbani rivivono in questa biografia a fumetti realizzata in collaborazione con l’AICU – Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus.
Carlo Urbani. Il medico della SARS
di Francesco Niccolini e Sara Vincenzi
Ed. Becco Giallo
#inlibreria
7 marzo a Civitavecchia, targa in memoria di Carlo Urbani
/in NewsIl prossimo 7 marzo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia ospiterà l’incontro “Conoscere i Giusti per scelte di impegno e responsabilità”.
Il programma prevede la partecipazione del responsabile della Comunità di Sant’Egidio, Massimo Magnano, del responsabile editoriale Gariwo Francesco Cantaluccio e di Antonella Maucioni della comunità di Sant’Egidio e ambasciatrice Gariwo. All’incontro parteciperanno anche gli studenti dell’IIS Calamatta, dell’IIS Galilei dell’IIS Guglielmotti e dell’IIS Marconi. Al termine dell’incontro, nel Giardino dei Giusti di Villa Albani, gli stessi studenti scopriranno le targhe e, tra queste, quella dedicata a Carlo Urbani.
Carlo Urbani: il 6 marzo dedica nel Giardino dei Giusti a Noceto (Pr)
/in NewsIl prossimo 6 marzo, in occasione della Giornata europea dei Gusti, l’Istituto Comprensivo “Rita Levi-Montalcini” di Noceto (Pr) dedicherà un ricordo a Carlo Urbani.
Prevista una tavola rotonda e, a seguire,l’inaugurazione di un nuovo Giardino nella Scuola Secondaria “Biagio Pelacani”
Senegal progetto congiunto Aicu – Come Noi
/in NewsProgetto Senegal – Aicu e Come Noi, Storia di un’amicizia
/in Progetti, Progetti in corso, progetti in evidenzaLa prima missione che Marco Albonico ha fatto con Carlo Urbani era nel novembre 1994, proprio sul fiume Senegal, sulla sponda della Mauritania, per indagare una epidemia di schistosomiasi (un parassita trasmesso da acque dolci contaminate)
favorita dal cambiamento ambientale per la costruzione della diga di Diama. Marco lavorava per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) di Ginevra, Carlo era medico presso l’ospedale di malattie infettive di Macerata.
Da quel viaggio con Carlo si è intrecciato un percorso appassionante di amicizia e di collaborazione, di confronto e di scambi tra colleghi appassionati delle malattie tropicali ma anche delle sfide per equilibrare le abissali diseguaglianze di salute tra il Nord e il Sud del mondo, nei paesi dove hanno lavorato. Marco a Pemba – Zanzibar, Carlo prima in Cambogia e poi in Vietnam.
Quasi 20 anni fa, proprio ad Hanoi nell’ospedale francese nel marzo 2003, Carlo contrae una polmonite molto grave dovuta alla SARS che contribuisce a scoprire, e muore poche settimane dopo.
A ricordo e testimonianza e soprattutto per continuare il lavoro e gli ideali di Carlo, nasce nel 2003 l’Associazione Italiana Carlo Urbani (AICU). Attualmente nell’AICU sono presenti i figli Tommaso (Presidente) e Luca (Segretario) e Giuliana Chiorrini, moglie di Carlo. Con Tommaso, Luca e Giuliana ci siamo seguiti negli anni ed abbiamo mantenuto una grande amicizia, condividendo gioie e difficoltà della vita. Tommaso e Luca hanno seguito l’esempio e la passione di Carlo per i viaggi e l’aiuto per le comunità più disagiate: Tommaso è logista presso la ONG INTERSOS ed opera in diversi Paesi
(attualmente in Giordania) insieme alla sua giovane moglie Martina. Luca è impegnato alla progettazione con la ONG AVSI in Congo DRC. Giuliana abita a Castelplanio (AN) nella casa patriarcale (ora matriarcale – dove vive ancora nonna Maria, la mamma di Carlo) ed accoglie figli ed amici durante i passaggi/ soggiorni nel paese natio.
Un’amicizia che continua a dare dei frutti
È bello vedere come questa amicizia e stima reciproca continui a dare frutti ed abbia facilitato la collaborazione tra COME NOI ed AICU per i progetti sanitari in Senegal.
La collaborazione è cominciata nel 2018 quando due giovani medici senegalesi dell’associazione Comme Nous Senegal – gemella e costola di COME NOI – sono stati sostenuti dalla borsa di studio istituita dal Premio Carlo Urbani. Il sostengo è continuato nel 2019 e dal 2020 si è trasformato in un contributo fisso per i progetti sanitari. Nel 2019 Luca Urbani ha affiancato Marco nella missione visite mediche nei villaggi remoti nella regione di Casamance. Il viaggio di Luca ha rinsaldato e confermato le sinergie tra le nostre associazioni e nel 2022 è stata firmata una lettera di intenti che promuove una gestione comune dei progetti medici in Senegal condividendo risorse ed energie di COME NOI ed AICU.
Questa collaborazione porta anche un contributo paritario a sostegno dei progetti sanitari per il 2022 e 2023. Quindi, quasi 30 anni dopo la prima missione congiunta di Marco e di Carlo sul fiume Senegal, che ha portato successivamente ad un progetto di controllo e di cura della schistosomiasi sotto l’egida della OMS, è con grande entusiasmo che Marco si ritrova di nuovo in Senegal con COME NOI, a lavorare idealmente con Carlo Urbani attraverso Tommaso, Luca e Giuliana e gli amici dell’AICU.
I progetti delle visite mediche
I progetti delle visite mediche, di salute nelle scuole e di sostegno ai dispensari di Bignona a Koutal, sono estremamente importanti e continuano con rinnovato entusiasmo ed energie attraverso gli amici senegalesi del nuovo direttivo di Comme Nous Senegal: Ibou Diouf, Presidente; Maimoun Sanè, Tesoriere; Francois Dogue, Segretario; Boniface Diemme Logista/ autista; Joaquin Bassen, medico consulente, e altri giovani medici. Nel mese di maggio Marco ha testimoniato l’ottimo lavoro che si sta svolgendo attraverso la supervisione ed appoggio alle viste mediche svolte nel villaggio di Marlodj
(regione del Saloum) dove 400 persone hanno beneficiato dei medici e delle medicine a costo zero, in un sistema sanitario che purtroppo è largamente privatizzato con alte barriere di accesso alle cure per la carenza di infrastrutture (ospedali e laboratori) di personale (medici ed infermieri) e di farmaci. La festa della comunità di Marlodj con i djembe (tamburi) e le danze alla fine della visita è stata un regalo commovente che ha suggellato l’impegno a continuare questo lavoro prezioso. Grazie Carlo e grazie Marco.